MOP — Modena Ovest Pavillion è un progetto di arte pubblica che investe sui processi della rigenerazione urbana. In un appartamento parzialmente dismesso, situato nel cuore del Villaggio Artigiano di Modena Ovest, troveranno casa artisti, curatori e storici dell’arte contemporanea.
Con il coordinamento e la direzione artistica di CivicWise Italia, Amigdala e Premio Imagonirmia, il nucleo critico-artistico e la stessa comunità del Villaggio affronteranno la scommessa di sfondare le mura dell’appartamento, nell’ottica di conferire a uno spazio privato una dimensione pubblica.
Abbiamo iniziato a lavorare alla brand identity di MOP, cercando un tono ironico e un format che lasci spazio ai contenuti artistici, agli ospiti e alle azioni di cui sarà luogo.
Logo

“Perché il mocio (mop in inglese) è visivamente esplicito e riconoscibile nel logo”.
Ma perché usare il mocio?
Perché è un oggetto “povero”, umile in qualche modo, e associarlo a un progetto di arte contemporanea tende a comunicare un senso di vicinanza, di quotidianità, di comprensibilità anche.
Il mocio è un oggetto che serve per pulire i pavimenti: la pulizia di un luogo e la sua preparazione per accogliere gli ospiti (artisti, pensatori, la comunità del Villaggio Artigiano, pubblico, etc) sono gesti di cura.
Il mocio è anche un oggetto di casa. Lo spazio in cui nasce MOP è un appartamento privato che si trasforma col lavoro di una comunità in una galleria d’arte, in uno spazio performativo, musicale o di discussione.
Il processo

Perché il blu?
Perché riprende il colore dei muri esterni dell’edificio in cui si trova l’appartamento.
Perché quel rosso e quel giallo?
Perché sono i colori tipici della plastica dura e del rivestimento del mocio comune e degli strumenti per le pulizie.

Brand identity


Co-progettare per ri-abitare
MOP apre alla cittadinanza un tempo di lavoro che si dedica alla co-progettazione, dove si stabilisce come intervenire e con che scopo, quale valore condividere attraverso l’installazione di una luce o la rimozione di una porta. Lo spazio che gli artisti troveranno tra le mura di MOP sarà stato generato da uno sguardo collettivo, da una condivisione di interventi e aggiustamenti.
MOP propone, all’interno di questo percorso, un laboratorio di autocostruzione finalizzato alla realizzazione di arredi e strumentazioni utili all’attività espositiva che si realizzerà nella seconda fase del progetto; la comunità temporanea qui raccolta colleziona e semina stimoli che saranno raccolti da artisti in residenza, studiosi e storici che si avvicenderanno tra le mura di MOP nei primi mesi del 2020.
Il laboratorio coinvolge attivamente un gruppo di studenti del Liceo artistico indirizzi Design dell’arredamento e Architettura (Istituto di istruzione superiore A.Venturi) che si dedica all’autocostruzione e alla comunicazione della progettualità della prima fase di MOP.
MOP è un gesto di trasformazione, un atto collettivo di assunzione dei desideri di una comunità al fine di rimettere in vita uno spazio altrimenti chiuso e nascosto, che accoglie scintille di pensiero e atti artistici per riguadagnare una propria presenza urbana attraverso un diverso modo di abitare.
MOP rifonda il potenziale di uno spazio dismesso proponendosi come buona pratica per una riqualificazione del Villaggio Artigiano di Modena Ovest.
Il processo di riappropriazione, circa sei mesi di lavoro, alterna laboratori di autocostruzione, residenze artistiche, tavoli di co-progettazione, talk pubblici condotti da critici e storici dell’arte, momenti di riflessione tra artisti e cittadini e esiti in forma di mostre o eventi performativi. È inoltre prevista una tavola rotonda sui temi della rigenerazione urbana connessa ai processi partecipativi e artistici.